Tecnica affresco: le origini e gli stili

L'affresco e le sue origini

Tra le tecniche per dipingere le pareti di casa, una delle più naturali e antiche è quella chiamata tecnica affresco. Nota agli artisti fin dall'antichità e usata soprattutto per la decorazione delle grandi pareti, proprio per la sua morbidezza e leggerezza visiva che crea un piacevole effetto rilassante.
Il "buon fresco" o "vero affresco" fu perfezionato durante il Rinascimento da Michelangelo e dai suoi contemporanei, diventando lo stile più popolare di pittura murale dalla fine del XIII alla metà del XVI secolo.

Questa tecnica pittorica che richiama nella nostra mente i grandi maestri rinascimentali, trova nelle moderne applicazioni nuova linfa. La tecnica ad affresco è una delle più utilizzate nel corso della storia e richiede grande perizia da parte dell’artista ma anche un’ottima conoscenza delle procedure tecniche assicurando di solito, una buona tenuta lungo periodi di tempo molto lunghi grazie al processo chimico di carbonatazione della calce. 

Possiamo trovare queste opere realizzate sulle pareti delle chiese, ville, edifici storici e molto altro ancora. A seconda del periodo storico possiamo imbatterci in questa tecnica pittorica su diversi edifici e raffiguranti diversi soggetti o situazioni.

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Affidati alle competenze e alla professionalità di Historya. Affiniamo la nostra tecnica da decenni per offrire un recupero ottimale per il restauro o per realizzare su misura la tua nuova decorazione per la tua parete. Grazie alle nostre abilità sapremo creare un'opera darte che sia in linea con lo stile della vostra casa o edificio storico.

 

Tecnica affresco, le sue origini e i vari stili - Historya

 

La tecnica di riporto del disegno: lo "spolvero"

La tecnica di riporto del disegno chiamato "spolvero" permette di riportare un disegno su varie superfici. Si procede disegnando il soggetto prestabilito su un cartone preparatorio, a grandezza naturale. Con un ago o un punteruolo è necessario perforare fittamente i contorni del disegno.

Dopo averlo appoggiato alla superficie da disegnare ci si serve di carboncino, grafite o sanguigna, e si tamponano le parti perforate. Una volta sollevato il cartone si ottiene, quindi, una traccia fatta di puntini che si provvede a definire tramite un carboncino o tramite un pennellino bagnato.

Questa tecnica era usata nella decorazione muraria anche dai grandi artisti rinascimentali per evitare ripensamenti e accelerare le operazioni.

Quali sono le fasi di esecuzione di un affresco?

Se ti sei chiesto "Come si fa un affresco?", sappi che sono necessari tre distinti strati di intonaco prima che la pittura possa iniziare:

Arriccio: uno spesso strato preliminare con superficie ruvida e graffiata a scopo adesivo.
Marrone: uno strato intermedio marrone fatto di terra e pietrisco insieme a calce e pozzolana.
Intonaco: uno strato bianco delicato e sottile, che forma la superficie pittorica vera e propria (è "molto sottile, come un foglio di carta", dice Schwartzbaum.)

La straordinaria durata dell'affresco ha contribuito a preservare i capolavori di Michelangelo affinché gli studenti a Roma possano visitarli e studiarli.

I pigmenti utilizzati sono generalmente di origine minerale a base di ossidi di ferro (ocre gialle, brune, rosse..) stemperati in acqua su intonaco fresco: una volta che nell’intonaco si è completato il processo di carbonatazione, il colore viene imprigionato dai cristalli di carbonato di calcio, il calce idrata presente nell’intonaco, a contatto con l’anidride carbonica contenuta nell’aria si trasforma in carbonato di calcio, in questo modo forma sulla superficie un reticolo cristallino che ingloba il colore e il manufatto acquista così particolare resistenza all’acqua e al tempo. 

Il risultato è un’opera che, con la particolare lucentezza dei suoi colori, offre un rendimento d’immagine inimitabile. 

"Quando è fatto bene, dura migliaia di anni", afferma Paul Schwartzbaum, conservatore di affreschi al Museo Guggenheim.

 

Quali sono le fasi di esecuzione di un affresco?

 

Come fare lo strappo di un affresco?

La tecnica dello strappo è un procedimento che permette di trasportare un sottile strato di 2-3 mm riguardante la sola pellicola pittorica, dal muro su cui viene dipinto.
Si passa poi all’incollaggio del retro del dipinto su un’altra tela o su parete (riporto) e alla svelatura, ovvero alla rimozione della tela di strappo, per far tornare alla luce la faccia dell’affresco.

Questo processo permette di poter creare il dipinto su misura per il cliente nel nostro laboratorio.

Affidati ad Historya per la tua prossima realizzazione

Eseguiamo, grazie all'esperienza maturata con il restauro, decorazioni d'interni ed esterni adottando l'antica tecnica dell'affresco su muro. 
Quest'ultima trova collocazioni dall'edificio storico all'ambiente moderno sia un misure ridotte che più ampie e il risultato è un'opera unica ed originale. 

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